The Blackout Argument «Decisions» (2007)

The Blackout Argument «Decisions» | MetalWave.it Recensioni Autore:
InnerPain »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1432

 

Band:
The Blackout Argument
[MetalWave] Invia una email a The Blackout Argument [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di The Blackout Argument [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di The Blackout Argument

 

Titolo:
Decisions

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
Sinan Akill :: Vocals
Sascha Laumann :: Bass
Chris Lochmann :: Guitar
Chris Zehetleitner :: Guitar
Philip Seidl :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
37' 52"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Decisions, cos� si intitola questo primo album, pubblicato per Life Force records, dei The Blackout Argument, band formatasi lo scorso anno dallo scioglimento di due realt� underground tedesche quali Pain The Town Red e Flayswatter; nel 2007 partono fortissimi con la pubblicazione di ben due EP, e il primo disco ufficiale. Le influenze della band sono molto chiare, l�incontro del punk-rock con l�hardcore e diversi richiami screamo sono la sintesi del sound che la band ha creato e propone attraverso i tredici brani dell�album. Se vogliamo citare qualche band di riferimento possiamo ricordare gli Avenged Sevenfold nelle parti melodiche o anche Boysetsfire nelle venature pi� punk-screamo; un album che potr� trovare spazio nel mercato odierno data anche la presenza di passaggi hardcore con cori classici stile bay area made in U.S.A. La partenza � pi� che dignitosa con una buona scorrevolezza dei primi brani, tra cui un paio potenziali singoli dai ritornelli molto diretti e canticchiabili; vedi soprattutto �I Against�. Manca l�originalit� o magri un pizzico di sperimentazione in generale, le ritmiche sono spesso ripetitive e simili, per lo pi�, l�utilizzo di alcune tracce che dovrebbero dare respiro, sono abbastanza fuori luogo, o almeno dal mio punto di vista. Niente male anche il brano �Zombie Aesthetics�, che riporta l�album sulla giusta strada dopo qualche momento di dispersione, anche se ricade nella media verso il finale. Un disco quindi che, nonostante veda la partecipazione di guests come Byron Davis (God Forbid), ha buoni spunti nel contesto del suo genere ma troppo altalenante nel mantenere interesse verso che ascolta, da migliorare alcune scelte concettuali e inserire variet� nel riffing, per il resto pu� dire la sua.

Track by Track
  1. Abandon, good guy 69
  2. I against 72
  3. Remain in silence 68
  4. The used and the dead 69
  5. Share it or leave it 68
  6. Glass bead game 65
  7. The die song 50
  8. Regain serenity 50
  9. Zombie aesthetics 70
  10. My life in spoken words 50
  11. Overdose narcosis 65
  12. Trail and error. error.error. 67
  13. A fulltime tragedy 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 73
  • Qualità Artwork: 68
  • Originalità: 67
  • Tecnica: 67
Giudizio Finale
65

 

Recensione di InnerPain » pubblicata il --. Articolo letto 1432 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti